Microcosmo e Macrocosmo contengono la stessa narrazione, uno riflette l’altro e nell’altro è riflesso l’uno.
Attraverso il tocco del piede si possono stimolare tutte le zone del corpo lavorando in profondità per stimolare il naturale potere di riequilibrio dell’organismo.
E’ molto affascinante trovare traccia di massaggio del piede in quasi tutte le tradizioni antiche, ma d’altronde, non ci vogliono studi scientifici per percepire il beneficio immediato e la sensazione di benessere che si vive toccandosi, o facendosi toccare i piedi.
La riflessologia, così come noi la conosciamo, è una pratica moderna. È solo dagli inizi del 1900 che medici come Henry Head e William Fitsgerald hanno iniziato a studiare i RIFLESSI: alcune zone del corpo modificano la sensibilità quando determinate zone del corpo, collegate attraverso il sistema nervoso, non funzionano correttamente. Joe Shelby Riley e poi Eunice Ingham, tra gli anni 30 e 60 del 900, identificarono aree e zone specifiche di corrispondenza dei piedi.
Attraverso il tocco del piede si possono stimolare quindi tutte le zone del corpo lavorando in profondità per stimolare il naturale potere di riequilibrio dell’organismo.

Sotto la pianta dei nostri piedi abbiamo dei piccoli e profondi interruttori in grado di portare equilibrio e benessere all’intero organismo.

La riflessologia plantare della Medicina Cinese Integrata unisce il tocco riflessologico alla stimolazione dei diversi punti di agopuntura che troviamo nei piedi, sommando l’effetto benefico di due tecniche dalla comprovata efficacia.
Oltre allo studio delle zone riflesse e degli agopunti, l’attenzione è posta anche sulla tecnica di stimolazione e sulla combinazione di punti e zone che determinano l’efficacia del trattamento.
La stimolazione dei punti avviene tramite tecniche manuali, con l’utilizzo di appositi strumenti, con sigari di moxa, penna di cromopuntura, oli essenziali e fiori di Bach.